Carlo Buti - Italia Amata (1958)
Carlo Buti - Italia Amata (1958)
A1 Chitarra Romana A2 Papa Pacifico A3 'E Cummarelle A4 Il Primo Amore A5 Chitarratella A6 Firenze Sogna B1 Reginella Campagnola B2 Sbarazzina B3 Non Ti Scordar Di Me B4 Vivere B5 La Romanina B6 Rondinella Forestiera
Carlo Buti (Florence, November 14, 1902 - Montelupo Fiorentino, November 16, 1963) was an Italian singer known as "the Golden Voice of Italy."
Buti was born near Florence. As a boy, he mastered the Tuscan folk song technique known as "stornello". He ws soon being paid by other men to serenade their girlfriends. He received limited vocal training from Raoul Frazzi and Gino Bechi. He was featured on Italian radio and recorded for Edison Records starting in 1930, but went to Columbia Records by 1934.
Buti has been called the "Frank Sinatra of Italy", because of his preference for the popular songs of the day over the more operatic songs. He retired in 1956 after having recorded 1574 songs. At the time, he was the most recorded voice in Italian music history. His unique warm and melodic "tenorino" style of high quasi-falsetto phrasing sung in the "mezza voce" made him an international success. He also starred in several Italian movies. He passed away at his home in Montelupo Fiorentino, in Tuscany, Italy at the age of 61. ---last.fm
Carlo Giuseppe Eugenio Buti (Firenze, 14 novembre 1902 – Montelupo Fiorentino, 16 novembre 1963) è stato un cantante italiano conosciuto in tutto il mondo.
Fin da giovane si fece apprezzare per la sua abilità nella tecnica dello stornello e, dopo gli studi musicali classici sotto la guida di Raoul Frazzi (successivamente maestro di Gino Bechi), iniziò a cantare nelle trasmissioni della allora EIAR (la futura RAI).
Esordì con un repertorio di canzoni napoletane, ma il successo l'ottiene cantantando in "lingua" le romantiche: Portami tante rose (Bixio- Galdieri) e Violino tzigano (Bixio).
Nel 1930 ottenne un contratto di incisione per la Edison Records, che lasciò nel 1934 per passare alla Columbia. A differenza di molti cantanti dell'epoca, Buti adottava uno stile maggiormente assimilabile alla canzone popolare piuttosto che a quello della classica aria da opera lirica in voga al tempo; questo stile particolare, tuttavia, non solo non penalizzò la sua carriera ma contribuì forse a determinare il grande successo che ebbe in carriera.
Carlo Buti fu uno dei protagonisti del Festival della Canzone napoletana del 1931 al Casinò di Sanremo.
Tra le sue interpretazioni di canzoni napoletane più amate un brano lanciato alla radio nel 1946 dalla cantante Ebe De Paulis: Munasterio e Santa Chiara; inoltre molti altri classici della canzone partenopea come: Marechiare Lo ricordiamo anche come attore, nei panni di un giovane tenore nella commedia del 1939 di Guido Brignone Per uomini soli.
Tra i suoi successi anche la versione più conosciuta di: Faccetta Nera incisa per ben due volte (la seconda con il testo modificato). ---italiacanora.net
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