Saverio Mercadante - Il Giuramento (2000)
Saverio Mercadante - Il Giuramento (2000)
CD1 1. Act One: Coro 2:22 2. Act One: Rec. e Aria 4:24 3. Act One: Scena 2:03 4. Act One: Aria 2:55 5. Act One: Rec. e Quartetto 6:29 6. Act One: Rec. e Aria 7:35 7. Act One: Scena 4:50 8. Act One: Coro 4:22 9. Act One: Rec. Aria e Cabaletta 8:26 10. Act One: Scena 2:32 11. Act One: Rec. e Duetto 6:57 12. Act One: Rec. e Duetto 8:49 13. Act One: Finale 3:01 14. Act One: Manfredo 5:28 play 15. Act One: Questo fatal mistero 1:34 16. Act One: Manfredo eccoci a te 2:38 CD2 1. Act Two: Coro 2:10 2. Act Two: Rec. Aria e Cabaletta 7:49 3. Act Two: Interludio 4:42 4. Act Two: Rec. Aria e Cabaletta 9:54 5. Act Two: Scena 4:22 6. Act Two: Duetto 9:53 7. Act Two: Finale 2:05 8. Act Two: A te veleno 2:20 9. Act Three: Rec. e aria 7:53 10. Act Three: Rec. e Duetto 5:45 play 11. Act Three: Finale 5:17 12. Act Three: Viscardo 3:28 Elaisa - Giovanna de Liso Viscardo - Giuseppe Morino Bianca - Martine Olmeda Manfredo - Marc Barrard Isaura - Elizabeth Procuronoff Brunoro - Pascal Aubert Orchestre Philharmonique des Pays de la Loire Choeurs de l'Opéra de Nantes Giuliano Carella - director, 1994
Giuseppe Saverio Raffaele Mercadante (September 16, 1795 – December 17, 1870), was an Italian composer, particularly of operas as well as a teacher and orchestrator. Known as a most important composer of Italian opera in the mid-nineteenth century, Mercadante introduced a new element of drama into operatic forms to create more realistic situations for the audience. In bringing forth realism about life, Mercadante hoped to initiate a transformation towards one's own personal and spiritual existence, a change for the betterment of oneself and the well-being of others.
Born in Altamura, near Bari (Apulia), Mercadante studied music in Naples and at first showed an interest in instrumental composition. The encouragement of Rossini led him to compose for the opera, where he won considerable success with his seventh such work (Elisa e Claudio), in 1821. He worked for a time in Vienna, in Madrid, in Cadiz, and in Lisbon, but re-established himself in Italy in 1831. He was invited by Rossini to Paris in 1836, where he composed I Briganti for Grisi, Rubini, Tamburini, and Lablache. While there, he had the opportunity to hear operas by Meyerbeer and Halevy which imparted a strong influence on him, especially the latter's La Juive. This influence took the form of greater stress on the dramatic side.
After he returned to Italy in 1837, he composed some of his most important works, including Il Giuramento which was premiered at La Scala in 1837. These temporarily put him in the forefront of composers then active in Italy, although he was soon passed by Giovanni Pacini with Saffo and Giuseppe Verdi with several operas, especially Ernani. Some of his later works, especially Orazi e Curiazi, were also quite successful. He was made the director of the Naples conservatory in 1840. His sight failed during his sixties, and from 1863 he was almost totally blind. In the decades after his death in Naples in 1870, his output was largely forgotten, but it has been occasionally revived and recorded since World War II, although it has yet to achieve anything like the present-day popularity of the most famous compositions by his slightly younger contemporaries Donizetti and Bellini.
Il giuramentoè unanimemente considerato, oltre che una delle maggiori opere di Mercadante, il lavoro che segna una svolta decisiva nella sua carriera teatrale. Era questa la valutazione del compositore stesso, che in una celebre lettera inviata a Francesco Florimo nel 1838, durante la stesura diElena da Feltre(Napoli 1838), descriveva così la sua ‘riforma’: «Ho continuata la rivoluzione principata nelGiuramento: variate le forme, bando alle cabalette triviali, esilio ai crescendo, tessitura corta [ossia ‘semplificazione delle linee melodiche’], meno repliche [ripetizioni], qualche novità nelle cadenze, curata la parte drammatica, l’orchestra ricca senza coprire il canto; tolti i lunghi assoli nei pezzi concertati che obbligavano le altre parti ad essere fredde a danno dell’azione; poca gran cassa, pochissima banda». L’attacco è chiaramente rivolto al melodramma di Gioachino Rossini, o meglio al ‘rossinismo’ che dominava le scene operistiche italiane. Il soggetto è tratto dal medesimo lavoro di Victor Hugo che poco meno di quarant’anni dopo sarebbe stato utilizzato da Arrigo Boito come base per il libretto deLa Giocondadi Ponchielli, ambientandolo in questo caso in Sicilia.
A Siracusa nel XIV secolo. Bianca, sposa contro la sua volontà del conte Manfredo, è segretamente innamorata di uno sconosciuto cavaliere scomparso dalla città da più di cinque anni. Nella città giunge una bella dama straniera, Elaisa, in cerca di una sua benefattrice, la figlia di un capitano aragonese che aveva risparmiato la vita di suo padre. È accompagnata da Viscardo, un giovane cavaliere che l’ha salvata da un assalto di banditi durante il viaggio e del quale la giovane si è innamorata. Brunoro, già segretario del conte, scacciato dalla corte per i suoi tentativi di insidiare Bianca, scopre che Viscardo altri non è se non il cavaliere amato da Bianca, che era stato esiliato da Siracusa per motivi politici. Brunoro cerca la sua vendetta svelando a Elaisa il luogo di un incontro segreto tra Bianca e Viscardo: ma la gelosia di Elaisa si placa quando scopre che Bianca è proprio l’ignota benefattrice da lei ricercata e decide quindi di proteggere i due amanti dall’ira di Manfredo. Il conte, convinto dell’infedeltà della moglie, la fa rinchiudere nella tomba di famiglia, con l’intento di ucciderla, e ne annuncia pubblicamente la morte. Ma Elaisa, della quale il conte è invaghito, riesce a sostituire il veleno con un potente narcotico. Viscardo, che è certo della morte di Bianca e ne ritiene Elaisa responsabile, la minaccia; la giovane, che ha già deciso di porre fine ai suoi giorni, rinuncia a offrire spiegazioni. Ma proprio quando Viscardo trafigge Elaisa, Bianca esce da una camera segreta.
ConIl giuramentoMercadante si distacca nettamente dalle consuetudini operistiche di quegli anni e dalla sua pur ricca produzione precedente. Se è vero che molti spunti possono essergli derivati dal contatto diretto con Meyerbeer –Les Huguenotsavevano avuto la loro prima rappresentazione a Parigi nel febbraio del 1836, proprio mentre Mercadante si trovava nella capitale francese per seguire l’allestimento dei suoiBriganti– non si può parlare di vera e propria influenza. Le novità di quest’opera, esaurientemente descritte nella lettera citata in precedenza, creano una drammaturgia musicale di forte originalità, che per certi versi costituisce un decisivo anello di congiunzione tra il melodramma del primo Ottocento e i successivi sviluppi dell’opera italiana, a cominciare da Giuseppe Verdi. --- Dizionario dell'Opera Baldini&Castoldi
Giuseppe Saverio Raffaele Mercadante (ur. 16 września 1795 w Altamura koło Bari, zm. 17 grudnia 1870 w Neapolu) – włoski kompozytor epoki klasycyzmu i wczesnego romantyzmu.
Od 1808 studiował muzykę ( wiolonczela, teoria i kompozycja) w Konserwatorium w Neapolu. Po skomponowaniu dwóch symfonii wysoko ocenionych przez Rossiniego oraz trzech baletów dla Teatro San Carlo, w 1819 zadebiutował operą Apoteoza Herkulesa, po której wystawił kilkanaście następnych w Rzymie, Bolonii, Mediolanie, Turynie oraz Madrycie, Lizbonie i Wiedniu.
W sumie wystawił ok. 60 oper , które stanowią fundament jego dorobku. Od 1830 do 1840 był koncermistrzem katedry w Nowarze, a od 1840 aż do śmierci dyrektorem konserwatorium w Neapolu.
Stosunkowo słabo dziś znana twórczość operowa Mercadantego jest ważnym ogniwem w łańcuchu transformacji opery włoskiej między Rossinim a Verdim, natomiast twórczość operowa Verdiego, a potem Pucciniego, całkowicie usunęła w cień jego opery.
download: uploaded yandex 4shared mediafire solidfiles mega filecloudio
Zmieniony (Sobota, 22 Luty 2014 11:25)