Tiziano Ferro - Il Mestiere Della Vita (2016)
Tiziano Ferro - Il Mestiere Della Vita (2016)
A1 Epic 2:55 A2 "Solo" E' Solo Una Parola 3:41 A3 Il Mestiere Della Vita 3:18 A4 Valore Assoluto 3:47 A5 Il Conforto Featuring – Carmen Consoli 3:56 A6 Lento/Veloce Featuring – Tormento 3:19 A7 Troppo Bene (Per Stare Male) 3:57 B1 My Steelo 3:39 B2 Potremmo Ritornare 3:29 B3 Ora Perdona 3:41 B4 Casa E' Vuota 3:29 B5 La Tua Vita Intera 3:27 B6 Quasi Quasi 3:44 Acoustic Guitar, Electric Guitar – Michael Landau, Tim Pierce Drums – Gary Novak Electric Bass – Reggie Hamilton Electric Piano [Rhodes], Fortepiano – Alex Alessandroni Jr Keyboards – Alex Alessandroni Jr, Christian Rigano, Davide Tagliapietra, Michele Canova Iorfida Synthesizer – Michele Canova Iorfida Vocals - Tiziano Ferro
Talmente atteso da essere al n° 1 degli album più venduti su Itunes appena pochi minuti dopo la mezzanotte, dopo l’esatto minuto di lancio, Tiziano Ferro arriva a regalare 13 nuove canzoni da amare, fare proprie, fagocitare, come letteralmente fanno i suoi fans, sempre più numerosi, in controtendenza rispetto a qualsiasi altra star del nostro panorama musicale con più di dieci anni di carriera alle spalle.
E con questo nuovo Il Mestiere della Vita, Tiziano prova a mettere tutti d’accordo; dai fans della prima ora, quelli delle sonorità r’n’b con lui cresciuti, a quelli aggiuntisi dal terzo album in poi, che ne hanno apprezzato una verve cantautorale intima ed intimista, piena di coni d’ombra dentro i quali trovavi la forza di sentimenti che tenevi lì nascosti per non permettergli di lacerarti, fino agli ultimi, quelli che ne hanno condiviso un ritorno alla positività, all’esternazione di se stesso senza limiti o parole dette a mezza bocca: chiaro, limpido, Tiziano.
Raccontato così Il Mestiere della Vita potrebbe sembrare costruito a tavolino con la giusta mistura di ingredienti per dare al dolce la forma più gradevole possibile, eppur è abbastanza evidente che invece così non è. Nella pozione usata appare lindo che Ferro si sia interfacciato tanto con altri autori, giovani, di belle speranze e che abbia vestito le sue canzoni, sempre col fido Michele Canova, che per il cantante pontino sembra però gettare lo stampino delle sue produzioni, resettando quanto fatto prima e ripartendo da lui con le nuove visioni fin qui arrivate, in maniera meno strumentale, più sintetizzata.
Il risultato? Ferro suona nuovo e ricercato anche quando cammina su sentieri già battuti e nessuna delle canzoni del suo disco può esser sorvolata, nessuna si accoda ad un’altra da esser sotto intesa; tutte sono meritevoli di una considerazione apposita.. E’ così che spiazza l’interlocutore distratto, presentando il lavoro con due brani di matrice fortemente black, facce diverse della stessa medaglia di stile; se Epic, scritta con la sua pupilla Baby K, tirata e con inciso in inglese, è quasi marciata con passi e cadenze, in “Solo” è solo una parola essi si protraggono, abbassando il ritmo ma aumentando il rumore come a dare forza ad una ballata che è vera e propria alzata di scudi verso la solitudine. Il nero pece con approcci vocali jazz nelle strofe è presente pure in My Steelo, che riaggancia Tiziano al suo passato anche artistico, mettendogli al fianco Tormento, che fu Sottotono, e per cui a 19 anni il nostro si impelagò nel primo tour in qualità di corista o nella fantastica Troppo Bene ( per stare male ) giocata con sovrapposizioni di voci, su base elettronica ipnotica da fare invidia alle grandi produzioni americane in cui si intravede nella fine la guarigione, in cui è sollievo partire, delitto restare pur di ritrovare la gioia di parlare al futuro.
Per chi ha amato il Ferro sentimentale è il singolo principe ad essere indubbiamente la canzone da freccia nel cuore, quella Potremmo ritornare che è ammissione del bello che si era, ma che si è forse troppo orgogliosi per riprendersi, tra: “perché mi scanso invece di scontrarti, e tu perché mi guardi se puoi reclamarmi”? …certe volte basterebbe così poco! Oppure la title track in cui aprire la porta alla libertà altrui, lasciandola spalancata per permettergli di ritornare, lasciando scorrere il mestiere della vita.
Ci sono anche altri romanticismi preziosi, ma non vestiti nella maniera a cui Tiziano ci ha abituati; La tua vita intera ad esempio è lavorata con echi vocali che ne arricchiscono il pathos che arriva come schiaffo in una bufera di vento, in quella tregua negata ed in quell’ adesso tirato, nota lunga chiusa in maniera impertinente, quasi indisponente, eppur irresistibile. In Valore assoluto composta col valido Emanuele Dabbono ( che co-firma anche Il Conforto e Lento/Veloce ) il sentimento è invece un’ammissione di colpa felice, una riuscita midtempo piena di quelle frasi che la voce di Tiziano lancia e che si arpionano alle coscienze sentimentali di chi le ascolta contrapponendosi ad Ora perdona in cui poi fu il terremoto che segnò inesorabile e crudele un prima e dopo…
E poi ci sono le propensioni al nuovo, modi nuovi di affrontare la musica prendendola dalla corrente elettronica come nel trip totale di Casa è vuota, la base hip hop di Lento/Veloce che ha però la fortuna di aver concluso la sua corsa sulla bocca di una grande voce, bella nelle alte ed ancor più bella nelle basse e persino per Il Conforto, duetto con la cantantessa Carmen Consoli mai così vicina al mondo dei synth. Le due voci sono “stranamente” perfette assieme perché opposte: piena e cavernosa quella di Tiziano, flebile ed incerta eppur così evocativa quella di Carmen. Assieme sono già arredamento. Chiude il tutto una vera perlina d’altri tempi, quella Quasi quasi, figlia di una scrittura metrica molto 60’s, su base modernissima nonostante i pochi fronzoli; essa è quel che non riusciamo a fare, quel quasi che è la frenata che ci vogliamo dare perché ci manca qualcosa, mi manchi vita mia ti aspetto. E così mentre scrivo ho già riascoltato il disco 4 volte; non mi stanca, finisce ed ho già ho voglia di schiacciare nuovamente play, di aggiungere qualcosa, nuove righe per spiegare quanto è bello. Poi mi fermo perché credo sia giusto possiate ascoltarlo e scoprirlo da voi, trovare la vostra chiave di lettura. La mia è che Ferro non è arrivato dov’è per caso e che forse, “quasi quasi”, è davvero il meglio del pop italiano. … ed un quasi ce lo levo pure! ---Fabio Fiume, allmusicitalia.it
Tiziano has created an ecletic album full of fun and amazing songs, it starts with the perfect opener Epic which Tiziano wrote with Baby K and Michele Canova, it will be stuck in your head, he sings in English and Italian and it's such an amazing combo, the next song is "Solo" è solo una parola, one of my favourites, it has a military type feel to the song, the bridge is the best bit of the song for me, Il mestiere della vita I didn't like at first but I have grown to love it, next is Il conforto featuring Carmen Consoli, it's a lovely duet and their voices harmonise so sweetly together, Valore assoluto is another favourite of mine, the starting verse of it gets you into it and eases you along the song, it's so good, Lento/veloce is a banger of a song, you will be dancing, I can guarantee it, when the chorus hits get ready to dance, Troppo bene (per stare male) is a weird song and I'm not fond of the "OK, OK, OK" that he repeats on it, My Steelo is a collaboration with Tortmento, an Italian rapper, it reminds me of Baby K's collabs with Tiziano, it's also sung in English and Italian like Epic and it's a fun song, Potremmo ritornare is the ninth track and if I'm completely honest, it doesn't flow with the album at all, it feels lost within it and I'm not a fan, Ora perdona is a song which is dancey as well, it's an OK song, just a bit boring, Casa è vuota is the most angriest song that Tiziano has ever created, it is so wonderful and amazing, it's such a good song to vent your anger out, amazing song, La tua vita intera is the most emotional song on this album, it's so perfect and so amazing, I cannot put it into words how much I love this song, his vocals at the climax of the song are so indescribable, you really have to listen to it to appreciate it and understand what I mean, Quasi quasi is the last song on Il mestiere della vita and I don't like it at all if I'm honest, it's a cover of the Spanish 'Casi' and it just feels so disjointed and unoriginal.
Any Tiziano fans who like his music and haven't listened to Il mestiere della vita, do it now, it's such an amazing album and you'll love it, I do and it's a step in the right direction for him. ---Jonathan Peter Campbell, amazon.com
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