Negrita - Radio Zombie (2001)
Negrita - Radio Zombie (2001)
1 1992 4:24 2 Bambole 4:49 3 Non Ci Guarderemo Indietro Mai 4:21 4 Alienato 3:24 5 Hemingway 4:22 6 Vertigine 4:07 7 A Un Passo Dalle Nuvole 3:47 8 Luna 3:37 9 Welcome To The World 3:49 10 Aria 5:29 11 Prima Del Grande Giorno 3:02 12 Radio Zombie (Part 2 & 3) 5:54 Bass – Franco Li Causi Drums – Roberto Zamagni Guitar – Cesare Petricich Guitar, Producer, Mixed By – Fabrizio Barbacci Guitar, Voice – Drigo Organ [Hammond], Clavinet, Recorded By [Assistant] – Fabrizio Simoncioni Voice, Harmonica – Pau Synthesizer - Lorenzo Tommasini
Negrita is an Italian rock band from Arezzo, Tuscany. Formed in 1991, the band was named after the song "Hey Negrita", included in The Rolling Stones' album Black and Blue, released in 1976. The band currently consists of Paolo Bruni (also known as "Pau"), Enrico Salvi (known as "Drigo") and Cesare "Mac" Petricich.
After recording several demos, the band's first album, Negrita, was released in 1994 by Mercury and Black Out. Up to 2014, the band had released eight studio albums, including the platinum-selling XXX in 1997, Reset in 1999 and HELLdorado in 2008. The band also released two compilation albums, Hei! Negrita in 2003 and Déjà Vu in 2013; the latter became their first album to reach the top of the Italian Albums Chart.
The band has received three nominations at the MTV Europe Music Awards for Best Italian Act in 1999, 2003 and 2005. In January 2012, their album Reset was ranked 77th in the list of the 100 Best Italian Albums of All Time compiled by the Italian version of the music magazine Rolling Stone.---revolvy.com
Il rock è un fuoco sacro e per vederne la luce occorre crederci sino in fondo. Lo sanno bene i Negrita, che, a più di due anni dall'exploit tanto redditizio in termini di audience di "Reset" (oltre centomila copie vendute e un singolo, "Mama maè", tema conduttore del film "Così è la vita" di Aldo, Giovanni e Giacomo), a questa regola imprescindibile non vengono meno neppure con l'ultimo loro cd "Radio Zombie". Tutto qui? Beh, non proprio. Perché, a quanto pare, per "Radio Zombie" il parto è stato tutt'altro che facile. Si sa, il successo, quando arriva, cambia la pelle. Nel caso dei Negrita, ha portato soprattutto dubbi e incertezze: continuare lungo la propria strada o cedere a facili compromessi? La risposta è tutta in questo disco, ennesimo atto d'amore del gruppo di Arezzo per la fiaccola del rock più puro, scritto, registrato e uscito dopo mesi di prove e impasse creativa. Dunque, ben vengano queste dodici canzoni: 52 minuti di musica ritrovata, suonata con grinta e passione, a tratti forse un po' ossessiva, ma sempre con il marchio forte della sincerità, al quale ormai da tempo, maturi e consapevoli sia dei propri pregi che dei propri limiti, i Negrita ci hanno abituato. Tra citazioni più o meno evidenti, si comincia così con le chitarre affilate di "1992", per poi passare all'accattivante melodia di "Bambole" (primo singolo dell'album), all'incedere grintoso di "Alienato", al testo disincantato di "Non ci guarderemo indietro mai". Non mancano neppure ballate semplici e dirette come "Hemingway", "Luna" (un po' Ligabue e un po' U2), "Aria" (forse il brano più riuscito del disco, con un'atmosfera eterea e malinconica) e "Prima del grande giorno", che per certi versi ricorda lo spirito dei pezzi scritti per "Così è la vita". Il finale spetta al rock psichedelico di "Radio Zombie 1 & 2": doveroso omaggio al passato ("voodoo music from the stars, voodoo music comes from Mars...") per un'immaginaria radio dedicata a tutti gli appassionati del sacro fuoco. ---rockol.it
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