Revenge - Survival Instinct (2014)
Revenge - Survival Instinct (2014)
01 – Dead or Alive 02 – Survival Instinct 03 – Crazy Nights 04 – Can’t Hold Me Down 05 – Flying 06 – Shelter 07 – Bite the Bullet 08 – Not the Same 09 – Cannonball 10 – Home Again Musicians: Vallo - Bass Eric Lumen - Drums Red Crotalo - Guitars Kevin Throat - Vocals
Quando assistiamo al ritorno sulle scene, indipendentemente dagli anni di assenza o di attività silente, di una delle band storiche della scena heavy metal italiana, si viene sempre colti, almeno in parte, dal famoso timore reverenziale. Non può essere altrimenti per i pesaresi Revenge, che di questa scena sono stati tra i padri fondatori grazie alla partecipazione all’ormai mitica compilation “Heavy Metal Eruption” del 1983, fortemente voluta da quel Beppe Riva a cui gli scrittori di musica dovrebbero guardare più o meno come un cattolico guarda allo Spirito Santo. Riassumendo brevemente la loro storia, dopo anni di concerti in giro per la penisola, un EP uscito nel 1984, una serie di collaborazioni con musicisti come Paul Chain e l’ex Crying Steel Alberto Simonini, arriva l’occasione della reunion per festeggiare il venticinquesimo anniversario dalla nascita del gruppo. Il risultato di quella reunion e di altri concerti in giro per l’Italia (fra cui ricordiamo l’Italian Metal Legend 2012, di cui potete leggere qui il live report) è questo “Survival Instinct”, di cui tutto si può dire tranne che si tratti di un album ripetitivo e privo di idee.
Si comincia con l’esplosiva e grintosa “Dead Or Alive”, da cui è stato tratto un video visibile a questo link, in piena corrispondenza con il brano, e si continua con un’altalena oscillante fra brani più rispondenti ai canoni dell’hard rock melodico e altri che sbattono in faccia rasoiate elettriche di pura adrenalina. Fanno parte della prima categoria la nostalgica “Home Again”, che conclude in bellezza il lavoro, la delicata “Flying” e “Can’t Hold Me Down “, a metà fra melodia e sonorità heavy, arricchita da un’alzata di tono finale in piena corrispondenza ai canoni classici dell’hard rock melodico. Fra i brani più veloci, spiccano invece la title track e “Bite The Bullet”; quest’ultima in particolare si fa notare per un riff di chitarra terribilmente accattivante, che si imprime subito in testa e invoglia immediatamente a cantare il ritornello insieme al frontman Fabrizio “Kevin Hell Throat” Ugolini. Straordinario inoltre il lavoro di tutta la band, partendo dalla voce, dal grande spazio riservato ai cori, passando dalla sezione ritmica, per arrivare agli assoli di chitarra ad opera di Paolo Pedretti (ottimo fra tutti quello che conclude la già citata “Flying”), sempre diversi e sempre adatti alle circostanze, ottimo connubio fra tecnica e sentimento.
A sentire parlarne così, potrebbe anche sembrare che i Revange siano solo una band di nostalgici, appassionati adoratori di un’epoca storica che alcuni (prevalentemente chi non vi ha preso parte) venerano e che altri (prevalentemente chi ne è stato parte attiva) preferiscono lasciarsi alle spalle. Tutto il contrario: ogni brano, ogni riff e ogni strofa graffiante sono gonfi di attaccamento alla realtà e al mondo contemporaneo, caratteristiche che ci mostrano i Revenge come un gruppo con i piedi ancorati a terra e capaci comunque di far sognare. ---metallus.it
download (mp3 @320 kbs):
Last Updated (Wednesday, 28 November 2018 21:36)