Elena Ledda – Incanti 1993 (2003)
Elena Ledda – Incanti 1993 (2003)
01. Filugnana - 4:59 02. Gioghende - 4:11 03. Sa Bellesa - 7:25 04. Cioani - 4:02 05. Muttos - 3:50 06. Incanti - 4:40 07. Anninnare - 3:37 08. No si poni risistì - 4:28 09. Ballu Cantau - 4:30 10. Preghiera - 2:31 Personnel: Elena Ledda: voice Mauro Palmas: mandole, chitarre, triolarpa, voice Enrico Frongia: voice Silvano Lobina: basso Alberto Pisu: batteria Eugenio Luglie': flauto Riccardo Tesi: organetto Giorgio Baggiani: flicorno Traditional Sardinian Music
Elena Ledda (1959) is a sardinian singer. Born near Cagliari, she pursued conservatory studies in oboe and voice. Ledda has a dramatic soprano voice suitable for opera, which she originally performed as an artist, but was attracted by the folk singing of her native Sardinia and has chosen a career primarily in that genre of music. She worked with the cooperativa teatro di sardegna in the late 1970s. She has toured and recorded widely at the international level. She was chosen by sardinia’s top movie director, Gianfranco Cabiddu, to be the leading voice for his renowned live music/cinematic mix project, sonos de memoria, featuring old film footage of Sardinia from the 1930s and today’s leading musicians from the island playing over the film. Sonos has toured the world, with other well known sardinian musicians, such as Paolo Fresu. --- yasni.com
Interprete di musica tradizionale tra le più prestigiose del nostro paese, Elena Ledda vede ripubblicato uno dei suoi album più belli e che più hanno contribuito alla sua affermazione: Incanti, del 1993, all’epoca pubblicato dalla storica etichetta francese Silex. La Ledda vi dispiega un gruppo di brani popolari, riarrangiati per l’occasione assieme al polistrumentista Mauro Palmas, che l’accompagna in ogni pezzo, affiancato da vari musicisti come il bassista Silvano Lobina ed il batterista Albero Pisu, ma anche da Riccardo Tesi all’organetto e da Giorgio Baggiani al flicorno.
La voce della Ledda, particolarissima, molto espressiva e calda, è in questo lavoro ovviamente sempre in primo piano, ma all’occasione lascia ampio spazio agli strumenti, cosa che può forse apparire inusuale, ma non lo è nella musica sarda, nella quale la polifonia è istituzionalizzata. D'altronde la cantante non è nuova ad incroci con musiche diverse: già nel 1987, assieme a Mauro Palmas, aveva dato vita al gruppo Sonos, nel quale la musica etnica dialogava con il jazz. E la ricordiamo stupenda interprete di ‘Tre madri’da La buona novella di Fabrizio de André, nell’album collettivo Canti Randagi.
Tra i brani di Incanti spicca in particolare ‘Sa bellesa’, per la particolarità delle atmosfere, la ritmicità percussiva ed il bellissimo impasto tra le diverse voci - tra le quali spiccano le voci maschili ‘a tenores’ e l’organetto di Tesi. Ma tutti i testi meritano una menzione a parte, in quanto estremamente toccanti per la poesia popolare ed ulteriormente suggestivi per la potenza musicale della lingua sarda. Da questo punto di vista spicca ‘Anninare’, tutta giocata sull’ipnotica voce della Ledda - con un mero accompagnamento, lontano e d’atmosfera, del flicorno di Baggiani e della triolarpa di Palmas - che proprio sul potere della lingua basa una ritmicità da filastrocca che cattura e strugge.
Un momento di profonda tradizione ed intensa memoria, che ci tiene però ben radicati nel presente, che può esser realmente nostro solo quando si tenga consapevolmente conto del suo essere internamente e vitalmente radicato alle tradizioni popolari. Una consapevolezza che non manca ad Elena Ledda. --- Neri Pollastri, italia.allaboutjazz.com
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Last Updated (Wednesday, 19 August 2015 15:01)